"Vite degne" e "vite meno degne"?
Massimo rispetto per Roberto Saviano e per la sua coraggiosa lotta a tutte le mafie. Mi domando, però, cosa c'entri l'eutanasia? Vogliamo dividere le persone in "vite degne" e "vite non degne"? La vita di una persona disabile è meno degna di quella di una persona in perfetta salute? Cosa c'entra l'antimafia con l'eugenetica? La trasmissione televisiva "Vieni via con me" di Fazio si è perciò rivelata, appunto, "faziosa". Perchè non dare spazio e parola alle tante persone disabili che continuano a lottare perchè venga rispettato il loro sacrosanto diritto ad essere curati e non ad essere ignorati, o peggio, "eutanasizzati"? Perchè non dare spazio e parola alle migliaia di genitori e volontari che quotidianamente, lontano dai riflettori di una cronaca che troppo spesso li ignora, continuano ad accudire i loro figli o fratelli, e a vedere, oltre la fragilità della disabilità, la sacralità di una vita? Questo è un uso chiaramente demagogico, e non pluralistico, del servizio televisivo pubblico. Il rispetto per la democrazia non va mai separato dal rispetto per la vita umana. I valori teniamoli insieme.
Cordiali saluti
dr.Glauco Santi
glc.snt@libero.it
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