L'on.Paola Binetti abbandona il Partito Democratico e aderisce all'Unione di Centro di Casini.
Mentre sto scrivendo, da poche ore, le Agenzie di stampa stanno diramando la notizia che l'on.Paola Binetti ha abbandonato ufficialmente il Partito Democratico e ha aderito all'Unione di Centro. Il PD ha scelto una deriva decisamente di tipo radicale, tra l'altro estranea anche alla propria tradizione socialista. La mentalità radicale nasce storicamente dal mondo liberale e ne rappresenta una deformazione: l'individuo e le sue scelte come una sorta di criterio assoluto, sganciato, però, da un minimo di riferimento, sia ad una verità oggettiva, come il rispetto della legge naturale, sia a valori di "relazione con l'altro", come avviene nel principio di solidarietà. Il PD sta franando, e il principale catalizzatore di questo continuo movimento "tellurico" è da attribuire principalmente all'ideologia radicale che il PD, ormai da anni, si sta iniettando all'interno delle "vene" della propria politica, protesa a una sopravvivenza puramente numerica, dopo il dissolvimento comunista. L'ho sempre detto che l'ideologia radicale "puzza di morte", dove va distrugge e non costruisce, come ha fatto per l'aborto e vorrebbe fare con l'eutanasia. L'Unione di Centro, partito che esplicitamente fa riferimento alla dottrina sociale cristiana e al valore laico della legge naturale, diventa ora il punto di approdo imprescindibile per chi in Italia voglia far politica a partire da valori forti e veri, come il rispetto e la tutela della vita umana dal concepimento al suo naturale declino, come la famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, ma anche a valori di solidarietà, profondamente incompatibili con l'esasperato individualismo di matrice radicale. L'adesione continua all'UDC di un numero sempre crescente di parlamentari del PD, rappresenta il riconoscimento della serietà, affidabilità e autonomia della politica di tipo centrista, a fronte dei tentativi di logica autoritaria e palesemente secessionista dell'attuale governo Bossi-Berlusconi. Come nel dopoguerra la Democrazia Cristiana di De Gasperi rappresentò per la maggioranza degli italiani una vera chance di pacificazione nazionale dopo decenni di lacerazione in un assurdo e disumano scontro fra destra e sinistra, così oggi la politica dell'Unione di Centro rappresenta un futuro di moderazione, unità nazionale, ispirazione alla tradizione cristiana e imprescindibile laico realismo nella soluzione dei problemi in vista del bene comune.
Cordiali saluti
dr.Glauco Santi
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