Delibera di Torino sulle unioni civili, ma per la Costituzione vi è un Favor Familiae, Famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna.
Il Consiglio comunale di Torino ha deliberato sulle unioni civili. Il provvedimento è stato votato dal PD ed è nato in seguito a una raccolta di firme promossa dai radicali. Hanno votato contro UDC, API e Destra. I consiglieri di PdL e Lega erano quasi tutti assenti. Si istituisce un nuovo certificato anagrafico. Tale attestato di famiglia anagrafica basata su un vincolo affettivo non ha alcuna validità giuridica, non si può normare per legge, infatti, un rapporto come l'amicizia. La nostra Costituzione repubblicana riconosce un "Favor Familiae" al matrimonio fra un uomo e una donna con patto pubblico che abbia stabilità. Non è discriminatorio, verso gli omosessuali, quindi, riservare il matrimonio alle sole coppie eterosessuali. Semmai è discriminatorio considerare allo stesso modo qualsiasi forma di convivenza che non può che avere significato privato. Il matrimonio invece è un patto pubblico. Si confonde ancora una volta il privato con il pubblico. Laddove sono già state sperimentate, tramite registro, le unioni civili, in pochissimi vi hanno aderito. Che senso ha, per le coppie eterosessuali, aderire a un matrimonio di serie B? Perchè istituzionalizzare una relazione che non si vuole istituzionalizzare? Se si vuole istituzionalizzarla, infatti, c'è già il matrimonio. L'obiettivo in realtà è arrivare al matrimonio omosessuale, il che è una contraddizione in termini.
Glauco santi
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