Approvato a Parma il Registro dei Testamenti Biologici
La quasi totalità del Consiglio Comunale di Parma ha votato a favore dell'istituzione del registro dei testamenti biologici. Solo il consigliere Giuseppe Pellacini dell'Udc ha votato contro. Uno contro ventisei. A lui va il mio plauso. Si è riproposta, come col registro delle unioni civili, la convergenza fra Sinistra e Grillini (più qualche moderato) su una concezione inerente la vita umana di tipo radicale e relativista. Tematiche di competenza nazionale stanno inoltre assorbendo sempre più il prezioso tempo del Consiglio Comunale di Parma. E mi domando perché? Probabilmente è più gratificante seguire i sogni e i fumi dell'ideologia piuttosto che occuparsi della routine amministrativa di una città a tutt'oggi fin troppo immobile e dai toni sempre più grigi. L'iter parlamentare sulle dichiarazioni anticipate di trattamento, termine più adeguato rispetto alla orrenda espressione di "testamento", è attualmente fermo. Il motivo è dato dalle profonde divisioni di concezione bioetica e dalla necessità di garantire il massimo rispetto della vita umana specialmente per persone che versino in condizioni di incapacità di intendere e di volere. Lo stesso termine di "stato vegetativo" è destinato ad essere superato da un nuovo termine, preferito dagli specialisti del settore, che è quello di "sindrome di veglia aresponsiva". La stessa idratazione e alimentazione non possono essere considerate terapie, ma necessario sostegno vitale. Inoltre in che considerazione tenere delle dichiarazioni fatte magari anni prima, in un contesto di salute completamente diverso? E se la persona avesse cambiato opinione e non riuscisse a comunicarlo all'esterno, oppure se la scienza avesse scoperto nuovi presidi e terapie? E inoltre il medico è un mero esecutore oppure è suo diritto esercitare obiezione di coscienza laddove gli si chieda di andare contro i precetti ippocratici che vietano ogni forma di eutanasia? Io credo che in ciò ci voglia grande ponderazione, molta competenza scientifica, soprattutto a livello nazionale, e non il "fai da te" pressapochista di qualche decina di consiglieri comunali che abbiamo purtroppo ultimamente osservato.
Cordiali saluti.
Glauco Santi